giallo

La narrazione e l’indagine poliziesca iniziano con un ritmo lento, ma ben presto la suspence aumenta come un crescendo sinfonico. Romanzo avvincente, con atmosfere che richiamano le indagini del commissario Maigret. Mi è piaciuto molto!

La coautrice è anche la protagonista del racconto. Piera, attrice e regista teatrale, mentre è intenta ad inscenare il “Riccardo III”, scopre un presunto omicida. I due si relazioneranno seguendo il copione della tragedia shakespeariana. Trama originale, lettura piacevole e scorrevole.

Fiore di roccia

Ilaria Tuti

Editore: Longanesi

Prezzo: € 18,80

Pagine: 320

Nella profonda provincia francese, un poliziotto locale ha l’occasione di collaborare con esperti venuti dalla capitale. Le situazioni sono parecchio ingarbugliate, omicidi seriali, un rapimento, e tutto conduce ad un’associazione sui generis di femministe molto sopra le righe. Trama intrigante. Finale inaspettato.

Noir di ambientazione milanese, dove due indagini private e personali, apparentemente disgiunte, hanno un esito sorprendente. Ritmo incalzante. Lettura scorrevole ed intrigante.

Ritorna Rebaudengo e la sua magnifica provincia piemontese, ritratta così bene che ci si immerge completamente nei suoi colori, nei suoi profumi, nelle sue atmosfere. La trama intreccia una serie di misteri, sapientemente modulati fino ad un finale molto sorprendente. Il tutto condito con l’umorismo sagace cui la Rava ci ha abituato.

Storia agghiacciante e quanto mai attuale. Il commissario Miranda si trova ad indagare sulla sparizione di bambini, figli di clandestini. Un viaggio nell’inferno della pedofilia, che si muove nel deep web. La scrittura è cruda, come la trama forse impone. Ritmo serrato. Personaggi particolari, che restano nella memoria. I generi si mescolano un po’: thriller, noir, azione, dramma con un filone rosa a tratti anche ilare. Godibile.

Un giallo davvero insolito, per trama e ambientazione. Siamo nel Biellese e ad indagare su un misterioso omicidio è un giardiniere un po’ eccentrico. Opera prima della brava Linda Tugnoli, che ci sorprende con una storia decisamente originale. Scritto bene, intrigante, bella ambientazione: vi convincerà.

In tempo di coronavirus, il libro è stato un amico fedele. In qualsiasi momento per accompagnare ogni situazione, anche quelle in cui lo stress e la paura facevano capolino.

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1943. Il commissario De Luca indaga su tre misteriosi omicidi in una Bologna invasa dai nazisti, fra varie incursioni partigiane.

Bel giallo, avvincente, con un’interessante ricostruzione di un periodo nero della nostra storia. Non perdetelo.

Leonie Swann torna a deliziarci. Lo aveva già fatto con Glennkill (2006) e Il lupo garou (2011) nei quali Miss Maple, – la pecora più intelligente di un gregge di pecore molto pecore, sempre timorose, eternamente stupefatte, con l’immaginazione non più ampia di un fazzoletto di erba saporita – a differenza delle compagne, rifletteva, collegava fatti e risolveva casi di omicidio.

Qui il protagonista è Gray, pappagallo appartenuto a uno studente di Cambridge morto in circostanze misteriose. Di lui si occupa suo malgrado Augustus Huff, professore di antropologia, insicuro e oppresso da compulsioni e tic nervosi. Indagando su quello che non ritiene essere un incidente/suicidio, Huff scopre che Gray è qualcosa di più di un petulante e chiassoso arruffìo di piume aggrappato alla sua spalla sinistra. Gray pone le domande giuste; Huff deve trovare le risposte.

Olive, ancora lei

Elizabeth Strout

Editore: Einaudi

Prezzo: € 17,50

Pagine: 272

Un mort, piqué par une araignée. Les médecins trouveront certainement une pathologie rendant vulnérable au venin? Deux morts, trois…

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Dieci libri in un solo. Anni ’60. Kya, bimba vittima di un padre violento che poi l’abbandona, cresce in assoluta solitudine nelle paludi di un villaggio del North Carolina. Enfant sauvage nel pieno senso del termine, viene guardata con sospetto dagli abitanti del vicino villaggio di pescatori; la palude, con la sua flora lussureggiante e le sue straordinarie creature sarà la sua unica, vera famiglia: la palude la nutre, la protegge, le fa da maestra. Ma Kya cresce e, per quanto selvatica e sfuggente, comincia ad attirare le attenzioni dei ragazzi del villaggio. E finirà irretita nelle trappole dell’amore. Quando dagli acquitrini riaffiora il corpo del golden boy del villaggio, tutti punteranno il dito su di lei. Mormorii, accuse, sospetti e poi certezze; processo, dentro e fuori il tribunale. E il resto ve lo scoprite da soli!

Un libro sospeso tra il mystery thriller, il romanzo di formazione, l’indagine sociale. Ma è soprattutto un inno alla magnificenza della natura, che tutto abbraccia con la sua dura, poetica autenticità.

E’ in arrivo il film. Ma il libro, naturalmente, sarà sempre meglio!

Violette Toussaint, giovane guardiana di cimitero di un paesino della Borgogna con una storia famigliare travagliatissima, un giorno viene avvicinata da un commissario di Marsiglia, che, alla morte della madre, scopre tra le sue ultime volontà il desiderio di essere interrata nella tomba di uno sconosciuto sepolto lì, a centinaia di chilometri di distanza. Perché? Inizia un viaggio straordinario che vi farà piangere, ridere, commuovere e rinascere. Ribalterà il vostro modo di percepire la vita. E la morte.

Un libro straordinario, leggero e profondissimo nel contempo. Una scrittura agile, ironica e sempre coerente. Non male per un’autrice che nasce fotografa (tra le righe, è la moglie di Claude Lelouch) Imperdibile!